PENSAVO FOSSE UN NODULO, INVECE ERA UN TUMORE...



Da quasi 2 mesi non scrivo sul blog, ma vi ho tenuti al corrente di tutto tramite social. Probabilmente non tutti avete avuto modo di seguirmi su Instagram o Facebook. E' stato un periodo duro e faticoso ed ancora per un po' lo sarà.

Giovedì 27 maggio, su "Il Settimanale Pavese", è stato pubblicato un pensiero su ciò che ho vissuto in questi mesi e vorrei raccontarlo anche qui, nello stesso modo in cui è arrivato in redazione. 

Tutto ebbe inizio il...

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... 24 maggio 2019 ...

DOTT: signorina Mirata, purtroppo le abbiamo riscontrato un ..... (parole impronunciabili, difficili da capire per un umano non laureato in medicina). Si tratta di un tumore alla mammella sinistra che dovremo rimuovere mediante mastectomia.

IO: va bene dottore, ma si può fare a metà giugno dopo la Ragnar Relay?

DOTT: cosa è?

IO: è una gara. Una staffetta di 250 km che si terrà a Stoccolma il 15 e 16 giugno.

DOTT: no signorina, forse non mi sono spiegato bene. Per carità, lei è una libera cittadina e può fare quello che vuole, ma questo intervento è da fare immediatamente. Abbiamo già perso fin troppo tempo.

IO: capito!!!

DOTT: bene signorina. Allora giovedì 30 maggio le faremo l'intervento.

IO: va bene. Ma poi posso subito tornare a casa?

DOTT: signorina Mirata, non stiamo mica facendo una partita a dama. Si tratta di un intervento abbastanza complesso. Se tutto andrà bene la rimanderemo a casa nel weekend.

IO: bene dottore, perfetto. Perché ho una tabella d'allenamento per la Ragnar abbastanza fitta e non posso star qui a girarmi i pollici.

... OGGI ...

E' arrivata così, inaspettatamente... proprio quando ero lì a far progetti sul mio futuro, sul mio lavoro e sul far crescere la mia famiglia.

Apprendere la notizia di ciò che stava accadendo dentro di me è stato come un fulmine a ciel sereno.

Ti chiedi il perché, ti fermi a pensare ai mille progetti che avevi in testa e ricominci a chiederti "perché"!!!

Poi inizi a pensare alla tua femminilità che, in parte, verrà deturpata senza possibilità di replica.

Sì, è una notizia sconvolgente perché non sai ciò che ti aspetterà, perché rimarrà un segno indelebile sul tuo cuore, sulla tua anima, sul tuo corpo.

MA... la mia vita è sempre stata piena di "MA". Due semplici lettere che mi hanno sempre "guarita".

La parola TUMORE fa sempre tanta paura, MA questo stato emotivo non fa parte di me. Non ho mai amato avere paura, andar giù di morale e perdere forza d'animo, sentirmi avvilita, scoraggiata e depressa.

Non è la prima volta che mi ritrovo ad affrontare eventi spiacevoli (un po' come tutti) e non è la prima volta che li affronto col sorriso.

Quel 30 maggio l'intervento è andato bene e, mi sento di aggiungere, meglio del previsto. Certo, i dolori ci sono stati e ci sono ancora, MA la notizia del mio capezzolo salvato (almeno quello) e del linfonodo sentinella non ancora allertato mi ha fatto sorridere "di brutto".

Potrei scrivere per ore di quello che è accaduto, che ho vissuto e che sto vivendo tutt'ora. Non voglio annoiarvi con tante parole, MA da ogni esperienza mi piace trarre e farne trarre beneficio, anche a voi che mi leggete in questo momento.

1. LA PREVENZIONE E' TUTTO, solo "ascoltando" il mio corpo ho fermato in tempo questa macchina infernale. Avrò il privilegio di non fare chemio o radio (almeno per il momento), MA di procedere con la terapia ormonale.

2. ESSERE POSITIVI, perché l'ottimismo è pura magia ed ha un potere incredibilmente straordinario.

3. NON SPEGNERE MAI IL SORRISO, perché è lì che risiede la nostra forza.

Un ringraziamento speciale va a tutti voi che mi avete sostenuta, a Bruno Gandini per avermi "ascoltata" e ad Anna De Blasi per il suo lavoro come Presidente di YAC Italia, impegnata a rappresentare a livello nazionale le donne che hanno il tumore al seno, in particolar modo in età giovanile, una fascia di età non protetta da screening mammografico.