DOVE MANGIARE A MILANO - RISTORANTE SAVINI IN GALLERIA VITTORIO EMANUELE II
Dal 1867 in Galleria Vittorio Emanuele II, tra il Teatro alla Scala e il Duomo di Milano, il Ristorante Savini è uno tra i ristoranti più storici della città.
Da quasi 150 anni il Ristorante Savini è uno dei simboli di Milano. Con i suoi tre piani, in uno storico edificio affacciato sulla Galleria Vittorio Emanuele II, ancora oggi si respira aria di tradizione, di leggende e storia nazionale.
La Galleria Vittorio Emanuele II, costruita in stile neorinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e archetipo della galleria commerciale dell'800. Fin da subito si conquisto l'appellativo di "Salotto di Milano" perché sede di ritrovo della borghesia milanese.
Il Savini nacque inizialmente come birreria ma presto, rilevato da Virgilio Savini, fu trasformato in uno dei luoghi più frequentati della città, così tanto da diventare agli inizi del '900 un luogo privilegiato di incontro tra artisti, intellettuali, letterati e personaggi del mondo lirico: Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Giovanni Verga, Gabriele D'Annunzio, Arturo Toscanini, Totò, Henry Ford.
Leggenda vuole che nelle salette private del ristorante, Tommaso Marinetti diede vita al movimento del "Futurimo", scrivendo proprio qui il celebre "Manifesto".
Dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale, gravemente danneggiato, il Savini rivive i fasti di un tempo sotto la gestione di Angelo Pozzi, già direttore dagli anni '30, inaugurando nuovamente il 26 dicembre 1950 aprendo un nuovo capitolo della storia della ristorazione meneghina.
Non c'è personaggio illustre dell'epoca che non abbia cenato tra gli argenti ed i cristalli del ristorante Savini, da Charlie Chaplin a Ava Garner, da Indro Montanelli a Gina Lollobrigida, da Ranieri a Grace di Monaco.
Si narra che Maria Callas fosse solita incontrare segretamente Aristotele Onassis in una saletta riservata del ristorante, ancor oggi a lei dedicata.
Negli anni '80 il ristorante passa nelle mani di Alfio Bocciardi e, nelle sale, si continua a discutere, confrontarsi e decidere le sorti del Paese. E' proprio in una delle stanze private che pare sia stata ufficialmente fondato il partito di Forza Italia.
Nel 2007 subentra la Famiglia Gatto riportando il ristorante Savini in auge, dopo aver visto uno dei suoi periodi più bui, anche grazie al restauro che ha mantenuto la sobria eleganza di sempre aggiungendo tocchi di modernità, come la cucina a vista.
Un mix di tradizione e innovazione in grado di completarsi e arricchirsi. La tradizione negli arredi e nei quadri dell'800 e la modernità della cucina a vista e del menù creativo dello Chef Giovanni Bon, che dopo aver mosso i suoi primi passi tra i ristoranti di Cracco, Sadler il Carlton Hotel Baglioni e lo Spoon di Alain Ducasse di Parigi, affronta una nuova avventura ricca ed entusiasmante.
Con un'età media di 25 anni, la brigata di cucina di Giovanni Bon sarà pronta a deliziarvi con una cucina che, lui stesso, ama definire "emozionale": "ogni piatto, pur rimanendo sempre lo stesso, è differente da qualunque altro in base a chi lo sceglie".
I piatti realizzati dallo Chef Bon si caratterizzano per la sperimentazione e l'utilizzo di materie prime di altissima qualità. Cotture delicate per preservare la materia e non intaccare i profumi, abbinamenti elaborati (a volte con oltre 9 ingredienti nello stesso piatto), piatti della tradizione italiana e milanese ma rivisitati con estro e bravura.
Il "cavallo di battaglia" dello Chef Bon è lo “Scampo affumicato, farcito di cioccolato guanaya e fave fresche, con trasparenza di consommé di crostacei ai pistilli di zafferano”.
In questo piatto è racchiusa tutta l'esperienza dello Chef Bon, mettendo a nudo le tappe della sua vita lavorativa: dall'amore per le materie prime alla passione per le lavorazioni, dalla contaminazione della cucina internazionale (fave di cioccolato) al legame con l'Italia con l'uso dello zafferano, fino all'influenza della cucina francese con il consommé.
In questo piatto è racchiusa tutta l'esperienza dello Chef Bon, mettendo a nudo le tappe della sua vita lavorativa: dall'amore per le materie prime alla passione per le lavorazioni, dalla contaminazione della cucina internazionale (fave di cioccolato) al legame con l'Italia con l'uso dello zafferano, fino all'influenza della cucina francese con il consommé.
Ma il Ristorante Savini non è solo questo. Il menù proposto mi ha conquistata e convinta anche con piatti come:
- Gambero Rosso alla Catalana con Salsa alla Caipirinha accompagnato con un Brut Cuvèe Prestige Taittinger
- Riso in verde al profumo di basilico, lupini di mare al forno e salsa Riesling accompagnato da un ottimo Aquilis Sauvignon 2014 della Tenuta Cà Bolani
- Filetto di triglia con asparagi rosa, lardo di colonnata e acqua di pomodoro accompagnato da un Aurente Chardonnay 2010 Lungarotti (8 mesi in barrique)
- Bignè ripieno di mousse alla carota, carote baby aromatizzate, mousse al cioccolato bianco e mentuccia accompagnato con L'Ecrù Passito 2012 Firriato.
Come avrete notato, anche la cantina è notevole, ampia e raffinata. Sono oltre 800 le etichette di vini, provenienti da tutto il Mondo, anche se l'80% della cantina è dedicata ai vini italiani.
La bottiglia più costosa è un Chateau Petrus Pomerol del 1995 da Euro 9.800,00. In carta sono presenti anche bottiglie con annate storiche.
Il sommelier Roberto De Nicolo si occupa in modo eccellente della cantina.
Un luogo dove ancora oggi si respirano gli oltre 140 anni di storia, ma che con grande abilità e maestria riesce a stupire, grazie anche al CEO Sebastian Gatto.
Un'esperienza sublime e di gusto da non poter tralasciare quando si visita Milano e la Galleria Vittorio Emanuele II.
- Gambero Rosso alla Catalana con Salsa alla Caipirinha accompagnato con un Brut Cuvèe Prestige Taittinger
- Riso in verde al profumo di basilico, lupini di mare al forno e salsa Riesling accompagnato da un ottimo Aquilis Sauvignon 2014 della Tenuta Cà Bolani
- Filetto di triglia con asparagi rosa, lardo di colonnata e acqua di pomodoro accompagnato da un Aurente Chardonnay 2010 Lungarotti (8 mesi in barrique)
- Bignè ripieno di mousse alla carota, carote baby aromatizzate, mousse al cioccolato bianco e mentuccia accompagnato con L'Ecrù Passito 2012 Firriato.
Non poteva mancare il caffè con un dolcetto.
Come avrete notato, anche la cantina è notevole, ampia e raffinata. Sono oltre 800 le etichette di vini, provenienti da tutto il Mondo, anche se l'80% della cantina è dedicata ai vini italiani.
CURIOSITA'
La bottiglia più costosa è un Chateau Petrus Pomerol del 1995 da Euro 9.800,00. In carta sono presenti anche bottiglie con annate storiche.
Il sommelier Roberto De Nicolo si occupa in modo eccellente della cantina.
Un Savini che non ti aspetti!
Un luogo dove ancora oggi si respirano gli oltre 140 anni di storia, ma che con grande abilità e maestria riesce a stupire, grazie anche al CEO Sebastian Gatto.
Un'esperienza sublime e di gusto da non poter tralasciare quando si visita Milano e la Galleria Vittorio Emanuele II.
Respirate la storia e vi sentirete diversi!
Che fasto e che storia. Un ristorante con la R maiuscola. Il menù è davvero ricco e particolare. Al Savini sono andata solo una volta per una cena, ma vedendo queste bontà tornerò presto. Tu, anzi voi, siete sempre splendide!
RispondiEliminaessendo di napoli non lo conoscevo!
RispondiEliminaComunque sono arrivata al tuo blog per caso, ci ho fatto un salto veloce e devo dire che mi è piaciuto molto! Mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi!
Lifen
Muoiooooooo! Alla prossima visita a Milano, assolutamente costringerò mio marito ad un invito a questo splendido ristorante!!
RispondiElimina<3
http://www.sissiworld.net/
che incanto che sono questi piatti!!!!
RispondiEliminasi mangiano con gli occhi!
claudia
www.piccislove.com
"Un Savini che non ti aspetti" ecco questa è la definizione perfetta secondo di questa esperienza così bella. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato Roby ❤️
RispondiEliminaMaggie D.
Fashion Blog Maggie Dallospedale fashion diary
Wow, non lo conoscevo!!! mi segno tutto, come avrò occasione non mancherò di provarlo!
RispondiEliminaQuesto post mi ha rapito. Spero di mangiare anche io un giorno in questo posto. xoxo rita talks
RispondiEliminache bello questo ristorante, i piatti mi fanno venire l'acquolina! decisamente da visitare quando vengo a milano!
RispondiEliminaWow che bello questo ristorante, alla mia prossima venuta a milano ci faccio un giro!
RispondiEliminaAlessia
Thechilicool
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Kiss
Che bella storia e che fantastico ristorante di gran classe, ottimi piatti , mi piacerebbe andarci
RispondiEliminaPosto davvero chic e lo stesso per le pietanze prelibate che propongono.
RispondiEliminache posto lussuoso e super elegante, se mai capitassi a Milano, sarà una tappa obbligata!
RispondiEliminaEd ora so dove poter andare quando passerò a Milano. Sembra un posto eccezionale. Grazie mille Roby
RispondiEliminaMamma mia, ho già l'acquolina in bocca…….quando andrò a Milano credo che ci farò un bel giretto!!!!!
RispondiEliminabaci baci
www.lagattarosablog.it
Che posto meraviglioso!
RispondiEliminaUn ristorante con una lunga storia alle spalle, da ammirare. I piatti sembrano molto buoni!
RispondiEliminaBuona giornata
Alessia
Style shouts
un ristorante da favola
RispondiEliminaKisses darling
Bellezza pour femme - fashion blog di Marzia Amaranto
Pensa che dovevo esserci anche io. A tavola con il nemico e poi non mi porti neppure quei magici cioccolatini?? ahahah baci
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