LA TRIENNALE CELEBRA GAE AULENTI CON LA MOSTRA "GLI OGGETTI E GLI SPAZI"
Triennale Design Museum ricorda Gae Aulenti attraverso una selezione dei suoi più iconici oggetti di design realizzati dal 1962 al 2008, a cura di Vanni Pasca con progetto di allestimento dello studio Gae Aulenti Architetti Associati.
1967 lampada Ruspa-Martinelli |
1968 Rimorchiatore-Candle |
1965 lampada Pipistrello-Martinelli |
1993 Tavolo TOUR-Fontana Arte |
Allieva di Ernesto Nathan Rogers con cui collaborò alla redazione di Casabella dal 1955 al 1965, Gae Aulenti ne assorbì profondamente l’insegnamento secondo il quale arredamento e urbanistica sono le estreme polarità dell’attività di un architetto moderno.
L’attività della Aulenti ha infatti spaziato tra queste due polarità, passando dall’architettura, con successi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, al design, alla progettazione degli spazi, architettura di interni, allestimenti di mostre, di showroom, scenografie teatrali.
La mostra prosegue con una serie di oggetti in cui la razionalità si incrocia con la cultura pop: dalle lampade, come Pipistrello (1965), Ruspa e Rimorchiatore (1967), ai tavoli composti di un piano di cristallo con ruote, per arrivare al recupero di tecniche della tradizione come il vetro soffiato, per esempio nella lampada Parola (con Piero Castiglioni, 1980) o nei vasi per Venini (1995).
La mostra vuole inoltre documentare l’attenzione della designer ai progetti sistemici, tra cui, per esempio, i manuali per il sistema di arredamento coordinato dei punti vendita dei concessionari Fiat del 1975.
Viene poi fornita una lettura sintetica dei progetti di spazi interni attraverso una selezione di immagini di alcuni progetti esemplari: l’intervento alla Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero, dove le figure femminili in corsa di Pablo Picasso diventano metafora di una trasformazione epocale degli stili di vita; gli showroom per Olivetti a Parigi, concepito come una piazza, o a Buenos Aires (1968), uno spazio continuo articolato in una serie di livelli; la Casa del collezionista a Milano (1969); o, ancora, i lavori per il teatro, fra cui la scenografia de Il viaggio a Reims di Rossini, dove l’articolazione volumetrica del palcoscenico si incrocia con l’irruzione del corteo nuziale dalla piazza esterna nel teatro. Questo particolare aspetto del lavoro di Gae Aulenti diventa paradigmatico della sua attitudine progettuale sempre infelice rapporto con il rinnovamento culturale degli spazi interni e del modo di viverli.
Gli oggetti e gli spazi 9 aprile - 8 settembre 2013
*Un ringraziamento speciale alla Triennale di Milano per il suo invito
fantastico...adoro il tavolo con le ruote
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