VACANZE PAVESI IN DUE SULLA VESPA - CON LE ALI SOTTO AI PIEDI (PARTE II)
Nella prima parte
del mio Vespa Tour con Vacanze Pavesi (ve ne ho parlato qui) vi ho parlato di
alcune leggende e personaggi storici legati alla città di Pavia. Mi sono ripromessa
di parlarvi ancora di Leonardo Da Vinci e di ciò che fece nel periodo in cui
visse alla Corte di Gian Galeazzo Visconti a Pavia.
Dopo aver lasciato
la Fabbrica Einstein ed il Naviglio Pavese, le cui conche furono costruite su
progetto di Leonardo, ci siamo diretti verso l'Università di Pavia e le sue
torri.
PIAZZA LEONARDO DA
VINCI E LE TRE TORRI - Pavia è nota come “la città delle cento torri”. Oggi ne
restano circa sessantasette di cui solo sei ancora integre, mentre le altre
sono state "mozzate" e inglobate negli edifici adiacenti.
Le torri pavesi
sorsero nel XII secolo, all’epoca della civiltà comunale, quando la
competizione tra le famiglie più potenti della città era molto accesa. Dunque,
solo uno status symbol, uno sfoggio di potere. In Piazza Leonardo Da Vinci se
ne trovano ben 3 integre, chiamate "le tre torri". In questa piazza
dal respiro forte e passionale, si trovava l'ospedale San Matteo dove Leonardo
Da Vinci studiava anatomia umana sui cadaveri.
CORTILE DEL '400 - L'Ospedale San Matteo fu edificato nel 1449 con pianta a crociera. Rimane
ancora poco dell'originale. Solo nel cortile del '400 possiamo notare solo
un'ala dei cortili, che originariamente erano su due livelli porticati e con
balconata al piano superiore.
E proprio qui che Leonardo Da Vinci inizia i suoi studi sul
corpo umano e sulle sue perfette
proporzioni, che culminarono nell'esecuzione del celeberrimo disegno dell'Uomo vitruviano.
CORTILE DELLE MAGNOLIE - Era il giardino delle monache
dedite all’assistenza dei degenti.
Qui è collocato il cenotafio di Ugo Foscolo, creato da uno scultore pavese che concorse alla realizzazione del monumento sepolcrale per contenere le spoglie del grande poeta.
Ugo Foscolo fu
professore di eloquenza nell’Ateneo pavese e lesse il 22 gennaio 1809 la famosa
prolusione “Dell’origine e dell’ufficio della Letteratura” nell’Aula ora a lui
dedicata.
Qui è collocato il cenotafio di Ugo Foscolo, creato da uno scultore pavese che concorse alla realizzazione del monumento sepolcrale per contenere le spoglie del grande poeta.
ALESSANDRO VOLTA - Ma i personaggi
storici non finiscono qui; infatti, anche Alessandro Volta fa capolino. Un
evento, in particolar modo, ha sempre suscitato clamore attorno alla sua figura:
l'invenzione della pila!
Prima della pila voltaica non vi era
modo di produrre, ricreare e controllare la corrente elettrica, ma solo
fenomeni di elettricità statica. Anche Einstein riconobbe come l'invenzione
della pila fosse l'evento più importante nelle storia dell'umanità.
Ad Alessandro Volta gli venne assegnata
la cattedra di Fisica Sperimentale; le sue lezioni erano così affollate tanto da indurre il successivo
imperatore Giuseppe II a ordinare la costruzione di un nuovo
"teatro fisico", oggi "Aula Volta".
UNIVERSITA' DI PAVIA - 825 e 1361: queste due date
segnano l’inizio dell’Università di Pavia, l’Ateneo più antico della Lombardia e
uno dei più antichi del mondo.
All’anno 825 risale un diploma della scuola di giurisprudenza rilasciato dal nipote di Carlo Magno, il
cui Rettore era uno studioso irlandese di nome Dungallo. Pavia era Capitale dei
Longobardi; che ci faceva il nipote di Carlo Magno?
CAPPELLA DI SANTA SOFIA - Carlo Magno, nel 775 aveva conquistato il
regno dei Longobardi, dopo l'ultima battaglia avuta con Desiderius (all'epoca
Re dei Longobardi).
Carlo non aveva alcuna intenzione di prendere la città con la forza, e infatti lasciò che capitolasse per fame ed esaurimento delle risorse, dopo nove mesi di assedio; periodo che il re franco occupò per mettere a punto le linee della sua politica nei confronti dei Longobardi, del Papato e dei Bizantini che ancora occupavano stabilmente il meridione d'Italia. Ed è in questo periodo storico che Carlo Magno costruì con le sue mani la Cappella di Santa Sofia (adesso è visibile solo una ricostruzione).
Carlo non aveva alcuna intenzione di prendere la città con la forza, e infatti lasciò che capitolasse per fame ed esaurimento delle risorse, dopo nove mesi di assedio; periodo che il re franco occupò per mettere a punto le linee della sua politica nei confronti dei Longobardi, del Papato e dei Bizantini che ancora occupavano stabilmente il meridione d'Italia. Ed è in questo periodo storico che Carlo Magno costruì con le sue mani la Cappella di Santa Sofia (adesso è visibile solo una ricostruzione).
Ed eccoci al nostro ultimo incontro con Leonardo Da Vinci, prima del
nostro pic-nic. Si dice che dalla falesia di Santa Sofia, adiacente l'omonima
cappella, Leonardo fece i suoi primi esperimenti di volo (mai andati a buon
fine).
Ivan Fowler è stato un abile "cantastorie". Tra leggende, miti
e dolci note canore ci ha letteralmente folgorati. Per fortuna è giunta l'ora
del pic-nic con i prodotti locali a km 0, amorevolmente infagottati da Serena
Ragni. Le immagini parlano da sole e l'appetito torna a farsi sentire.
Pane con salame di Varzi o pancetta della Confraternita della pancetta
salumificio Daturi, formaggi da assaporare con miele di lavanda e castagne o
ancora con la buonissima gelatina di gocce di aceto balsamico (due stelle
Bellavita Varsavia), zucca e zucchine sott'olio, mele dell'orto, il brasadè,
torta alle mandorle. Insomma, il nostro pranzo è stato unico e naturalmente
bio.
A completamento non poteva mancare un buon bicchiere di bonarda dei
fratelli Agnes, tea caldo ed un ottimo caffè dal nome curioso ma perfetto per la
giornata trascorsa "Munno Mukabì" che significa "l'amico è
presente nel momento del bisogno".
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Thank you so much for this comment. Stay tuned and see you!!
Roberta