ADI ED IL XXII PREMIO COMPASSO D ‘ ORO
Si è svolta, il 12 luglio al MACRO di Roma, nella sede della Pelanda al Testaccio, la premiazione del Compasso d'Oro 2011: quest'anno vengono premiati 19 designer e le imprese che con loro hanno realizzato i migliori prodotti del triennio 2008-2010. Inoltre, 77 menzioni d'onore vengono assegnate ad altrettanti prodotti di ogni settore. A questi si aggiungono 9 premi alla carriera assegnati a designer italiani, 3 premi assegnati a figure del design internazionale e un premio speciale.
Il Compasso d'Oro pensa anche al domani: una sezione speciale, la Targa Giovani, premia con 3 targhe e 10 attestati i migliori progetti realizzati dagli studenti delle scuole di design italiane.
Proprio in quest'ottica, oggi mercoledì 13 luglio, dalle 11 alle 13, si è tenuto un convegno moderato da Giorgio Tartaro sul futuro del design. Per tutti coloro che non erano presenti, Leonardo.tv ripropone la diretta web di questo evento imperdibile per tutti coloro che sono appassionati di design.
La giuria internazionale del XXII Compasso d'Oro, presieduta da Arturo Dell'Acqua Bellavitis, è composta da Chantal Clavier Hamaide, Umberto Croppi, Guto Indio Da Costa, Pierre Keller, Cecilie Manz, Clive Roux, Shiling Zheng.
Alla premiazione sono intervenuti, con la presidente nazionale di ADI Luisa Bocchietto, il presidente di Fondazione ADI Compasso d'Oro Giovanni Cutolo, e Massimo Arlechino, presidente di Fondazione Valore Italia (che organizza, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, gli eventi di Unicità d'Italia, di cui le manifestazioni del XXII Compasso d'Oro sono parte).
Gli oggetti premiati saranno esposti fino al 25 settembre alla Pelanda, insieme con tutti i prodotti pubblicati nel triennio 2008-2010 sull'annuario ADI Design Index, preselezione del premio, per un totale di circa 400 nuovi prodotti di design.
Ancora fino al 25 settembre prosegue al Palazzo delle Esposizioni la Mostra storica del Compasso d'Oro, con 300 oggetti premiati dal 1954 a oggi nelle varie edizioni del premio.
Vediamo alcuni pezzi di design celebri selezionati dall'Adi per concorrere al Compasso d'Oro - il massimo riconoscimento per un designer e il suo progetto, istituito nel 1954 - felici esempi di un Made in Italy che sa mettere la produzione seriale al servizio della creatività, e viceversa. Dimostrando che design italiano significa ancora connubio fra impresa e design e al contempo indicando le future tendenze dell'abitare.
Ogni anno l'ADI, Associazione per il disegno industriale, pubblica l'ADI Design Index, un volume che raccoglie la selezione dei prodotti italiani giudicati più innovativi.
Iniziamo da un maestro dell'architettura e del design. La seduta Skin di Atelier Jean Nouvel dà un senso di estrema leggerezza e regala suggestivi effetti di ombre e luci.
Disegnata per Molteni & Co, è stata definita come "un oggetto-scultura di forte presenza e compattezza, capace tuttavia di restituire immaterialità e leggerezza architettonica".
La struttura portante è in acciaio tubolare, il rivestimento bifacciale in feltro o cuoio ed è sorprendentemente malleabile grazie alla tecnologia impiegata: si caratterizza per le incisioni che, realizzate mediante lame vibranti, sono decorative e allo stesso tempo strutturali.
Si riconosce la firma di Ross Lovegrove, fedele alle sue forme fluide, nella lampada Mercury di Artemide, che molto ha da dire anche da spenta.
Realizzata in alluminio pressofuso e materiale termoplastico con finitura metallizzata, riflette anche di giorno la luce naturale insieme con il movimento che le si avvicenda intorno.
Una volta accesa, si trasforma in corpo illuminante a emissione indiretta, fatto di fluttuanti ciottoli che generano suggestivi rimandi luminosi.
Non solo oggetto illuminante, Allegro disegnato da Atelier Oï per Foscarini, emette un suono morbido e quasi magico che, provocato dall'oscillazione delle canne in estruso di alluminio che la compongono, fa vibrare la struttura.
Le canne sono di forme diverse e, allineate a partire da un unico punto di aggancio, ne determinano il disegno in una – è il caso di dirlo – sinfonia di suoni ed elementi che si susseguono.
Il più delle volte i suoi progetti sono nati come sculture ma ormai, grazie alla tecnologia dello stampaggio rotazionale si possono realizzare in serie. Così Driade ha realizzato Clover, "sagoma scaramantica" pensata dall'universalmente noto anglo israeliano Ron Arad sotto forma di poltroncina monoblocco in polietilene.
Disponibile nei colori bianchi, verde, arancione, è adatta per interni ma anche per esterni.
Obo si basa sull'idea di versatilità, modularità e asimmetria: un pezzo singolo può essere sidetable, con due o tre moduli si ottiene una colonna libreria rotante, con 50 e più pezzi si realizza una parete.
Il disegno asimmetrico del singolo modulo permette infatti di creare composizioni varie e articolate su 3 dimensioni.
Una composizione Obo può crescere o essere ridotta a seconda delle necessità: più libri, più oggetti, più bambini, meno spazio, nuova casa... Disegnata da Jeff Miller con Alberto Colzani per Cerruti Baleri, è realizzata in materiale plastico lucido.
Il tema della sedia pieghevole non smette di stimolare la creatività dei progettisti e con Bek di Giulio Iacchetti riesce a ottenere una linea di estrema semplicità ed elevati contenuti tecnici.
In un'unica struttura sono infatti incluse gambe posteriori e schienale, mentre le asole sui montanti. posteriori indicano lo scorrimento del sedile nelle fasi di apertura e chiusura.
Prodotta da Casamania by Frezza, è realizzata in polipropilene con scocca rinforzata in fibra di vetro che garantisce rigidità e leggerezza.
...“Bando alle ciance”…eccovi i nomi dei vincitori...
Alessi si aggiudica due premi, per Pasta Pot di Patrick Join (Compasso d’Oro per l’attenzione all’intero processo senza legarsi ai singoli elementi) e Tonale di David Chipperfield (Compasso d’Oro per l’eleganza armonica caratterizzata da riferimenti pittorici).
Applauditissimo Alberto Meda con Teak Table (Compasso d’Oro per la leggerezza della struttura pieghevole e l’attenzione all’uso anche all’esterno), a cui si aggiunge, sempre per i tavoli, Nuur di Simon Pongelli (Compasso d’Oro per l’estrema leggerezza e l’attenzione al dettaglio).
Tra le lampade: vince Hope, lampada a sospensione di Francisco Gomez Paz, Paolo Rizzatto per Luceplan (Compasso d’Oro per l’innovativo uso di sottili lenti di Fresnel in materiale plastico che creano una luce di grande delicatezza). Vince anche Elica del giovane Brian Sironi (Compasso d’Oro per il contrasto fra la leggerezza del braccio e la forza del supporto accompagnata dall’eliminazione di ogni dettaglio tecnico a vista.).
Lab 03, lavabo d'arredo di Ludovica + Roberto Palomba per Kos (Compasso d’Oro per l’immediatezza dell’immagine) e DRM Design Research Maps, ricerca scientifica di Stefano Maffei, Paola Bertola, Massimo Bianchini, Beatrice Villari del Dipartimento INDACO, Politecnico di Milano (Compasso d’Oro per l’organica sistematizzazione della ricerca in design in Italia in un’ottica globale).
Grande applauso a Smith di Jonathan Olivares per Danese (Compasso d’Oro per l’intelligenza produttiva e costruttiva accompagnata da notevole multifunzionalità).
Ottimo il lavoro di Hangar Design Group con la struttura prefabbricata Sunset (Compasso d’Oro per la sorprendente intelligenza del prodotto, la velocità realizzativa e di montaggio), e la bella Steelwood Chair dei Bouroullec (Compasso d’Oro per il coraggio di evidenziare l’associazione fra diversi materiali e il processo costruttivo).
E ancora, la bella comunicazione del Napoli Teatro Festival, identità visiva del Festival Teatrale Internazionale di Tassinari/Vetta – Leonardo Sonnoli e Paolo Tassinari (Compasso d’Oro per la qualità e l’originalità della grafica e l’uso intelligente di elementi tipografici), e Rossa, Immagine e comunicazione del Lavoro 1848-2006, mostra multimediale interattiva per le celebrazioni del centenario della CGIL (Compasso d’Oro perché sostiene con intelligenza un’idea molto chiara e creativa).
Multiverso, Icograda Design Week Torino 2008, progetto di identità e comunicazione dell'evento di ZUP Associati (Compasso d’Oro per l’originalità di tutta la campagna visiva e la giustapposizione di immagini e segni tipografici), e Domo - XIX Biennale dell'Artigianato Sardo (Compasso d’Oro per la reinterpretazione critica del ruolo dell’artigianato in uno specifico contesto).
Ultimi, ma non per importanza, Odoardo Fioravanti per Pedrali con Frida (Compasso d’Oro per la semplice bellezza scultorea) e Yale, sistema di divani e poltrone di Jean-Marie Massaud per MDF Italia (Compasso d’Oro per la visione di un imbottito inserito in una struttura minimale).
Le standing ovation? La Fiat 500 (Compasso d’Oro per la capacità di reinterpretare un’icona del design italiano senza connotati nostalgici), e Myto, sedia a sbalzo di Konstantin Grcic per Plank Collezioni (Compasso d’Oro per l’aver risolto il problema della struttura e della flessibilità attraverso un intelligente uso del materiale plastico).
Altro riconoscimento importante: il Compasso alla Carriera per Enzo Mari il quale, secco e brillante come sempre, ha commentato: “Mi sento un po’ triste, mi sembra un premio all’anagrafica…”
Infine, Premi Compasso d'Oro alla Carriera: Cini Boeri, Antonia Campi, Walter De Silva, Piera Gandini, Giancarlo Iliprandi, il già citato Enzo Mari, Giotto Stoppino, Politecnico di Milano, Unifor.
Premi Compasso d'Oro alla Carriera Internazionale: François Burkhardt, Toshiyuki Kita, Ingo Maurer.
Premio speciale Compasso d'Oro per il Design dei Servizi va a Slow Food.
I Premi Targa Giovani vanno a:
- La Costituzione si Anima, video sulla Costituzione italiana – Università degli Studi della Repubblica di San Marino e Università IUAV di Venezia.
- Mille e una vela per l'università, concorso di progettazione nautica e regata tra università – Polo universitario della Spezia, Università di Messina, Università di Padova, Università di Palermo, Università di Roma Tre, Università di Trieste, Università di Roma La Sapienza, Politecnico di Milano.
- Tam, sistema portatile per la pastorizzazione dell'acqua e il riscaldamento del cibo in situazioni di emergenza – Università IUAV di Venezia, Corso di laurea magistrale in Disegno industriale del prodotto.
Particolarissime!!!..
RispondiEliminaPassa a visitare il mio blog se ti va...e se ti piace diventa mia follower :)
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ma ciao :) e grazie per la visita :) spero ti abbia incuriosito il blog :) ti aspetto...io sono già fw ;)
RispondiEliminaDavvero molto interessante!! Brava! Alessia
RispondiEliminahttp://www.thechilicool.com
Grazie mille Alessia...e grazie per la visita...a presto :D
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